Albert Camus: essere engagé. La cultura tra libertà, verità e menzogna
Albert Camus è stato un artista engagé. Coinvolto. Mai organico, anzi.
Figlio di universi culturali intrecciati e complessi, era un “uomo in rivolta” che affondava identità e radici in quelle che definiva le sue “patrie fondatrici”: l’Algeria coloniale, la Francia repubblicana, la Spagna a cui apparteneva la famiglia materna.
Ha preso parte: dalle lotte per l’indipendenza algerina [...]
Perchè le parole sono importanti? La faglia, l’Europa e la visione di società che sta dietro alle parole
Perché le parole sono importanti e bisogna pesarle con molta attenzione?
Perché siamo su una faglia, su una frattura inedita e profonda della crosta terrestre e basta pochissimo per sprofondare nel baratro dell’inciviltà, del conflitto permanente, dell’homo homini lupus, del Bellum omnium contra omnes.
Quando le istituzioni tutte – locali, nazionali, sovranazionali – stentano sempre più a [...]
Lettera aperta alle compagne femministe. Del velo, del corpo, della libertà
pubblicato su Gli Stati Generali – 19 agosto 2016
Care compagne,
vi chiamo così perché me lo avete insegnato voi. La mia generazione deve alle sorelle maggiori, alle madri la consapevolezza di se’ che – pur incompiuta – noi ragazze del terzo millennio ci portiamo addosso. Vi dobbiamo gli anni ’70 – noi eravamo troppo piccole per [...]
DIRITTI CIVILI: da sempre storia di “sangue e merda” #cirinnamoreremo
In questi giorni ho letto il dibattito parlamentare sulla legge sul Divorzio (1970) (lo trovate qui Dibattito Parlamentare)
Di quella discussione non ho memoria diretta, ero troppo piccola, ma ho nitida la memoria delle discussioni a casa mia nei mesi precedenti al referendum del 1974. Sentivo parlare, anche allora, di libertà, di laicità, di amore che non [...]
Un nuovo Louis Armstrong a Torino? Lo dobbiamo coltivare ogni giorno: è la legge della “biodiversità urbana”
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/“Le leggi, come sapevano gli antichi, sono le mura della città, ma l’arte e la passione della politica si diffondono all’interno di queste mura e molto spesso conducono all’abbattimento di queste barriere, o almeno ad assicurare la loro permeabilità” (Seyla Benhabib, Yale Un.). Parliamo di cultura o, meglio, di culture. Il plurale è significativo perché [...]
Per favore, non sparate sul 1° maggio: chi brucia bandiere non rispetta l’Italia che sfila reclamando lavoro e diritti
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/“1° maggio: su, coraggio”. A Torino era unitario ed era massiccio. Che piaccia o no, che faccia discutere o meno i sindacati c’erano tutti. Ed io ho pensato che se fossi stata a Bologna sarei stata più triste, perché i sindacati divisi, dice il Presidente Napolitano, sono sindacati più deboli. Anche a Firenze, caro Matteo, [...]